Senza Bavaglio
Milano, 22 novembre 2010

Ti dicono di votare per loro perchè il contratto che hanno sottoscritto era l’unico che si potesse fare
–    Non è vero. Hanno voluto sottoscriverlo a tutti i costi perchè i dirigenti sindacali non sono stati in grado di gestire la trattativa. Sono partiti in difesa anzichè in attacco. Hanno facilitato gli editori, togliendo i paletti alla possibilità di dichiarare lo stato di crisi. Hanno sì ottenuto i soldi dal Governo per non pesare con i prepensionamenti sulle casse del’INPGI, ma di fatto hanno permesso la rottamazione di centinaia di colleghi e il sovraccarico di lavoro in redazione.

Ti dicono di votare per loro perchè avrai più soldi in busta paga
–    Non è vero. Líeliminazione degli scatti biennali sancita da questo Contratto rappresenta un danno economico ben più grande per tutti e soldi in meno in busta paga. Inoltre la nuova normativa sugli scatti mette a rischio le casse dell’INPGI e le future pensioni.

Ti dicono di votare per loro perchè, data la crisi, comunque si tratta di un buon contratto
–    Non è vero. Il contratto è pessimo e la crisi non è cosÏ drammatica. La pubblicità – lo dice la Nielsen non Senza Bavaglio – è in aumento e le previsioni degli editori (accettate acriticamente dal sindacato contro il parere di Senza Bavaglio) secondo cui il settore era vicino alla bancarotta si sono dimostrate false.
Ti dicono di votare per loro perchè difendono i freelance
–    Non è vero. Loro non hanno voluto l’Organismo di Base dei Freelance, e non vogliono una rappresentanza forte con il potere di intervenire subito e direttamente su qualsiasi abuso perpetrato ai danni di freelance, precari e disoccupati. Al suo posto hanno costituito inutili commissioni sul lavoro autonomo gestite da un contrattualizzato e senza alcun potere di azione diretta. Il fine ultimo è solo quello di controllare i freelance e impedir loro di avere una politica sindacale autonoma.

Ti dicono di votare per loro perchè con l’orchestrata eliminazione di pensionati e prepensionati il tuo posto di lavoro è sicuro e i giovani saranno assunti.

–    Non è vero. Questo contratto ribalta la struttura stessa del lavoro giornalistico. Gli editori hanno ottenuto quello che chiedevano da anni e che gli è stato concesso da un sindacato sdraiato ai loro piedi: sgonfiare le redazioni (che costano) e gonfiare gli esterni (pagati miseramente). I giornali assumeranno pochissime persone, ne sbatteranno fuori tante, e i precari resteranno precari a vita
.Ti dicono di votare per loro perchè difendono i precari.
–    Non è vero. Il caso di Paola Caruso – la precaria del Corriere che aveva scelto lo sciopero della fame come forma di protesta – è esemplare per tutti. Paola non è uníeccezione come lei ci sono centinaia di precari ridotti alla fame con compensi miseri che non arrivano mai, senza alcuna prospettiva di assunzione. I dirigenti della FNSI, incapaci di atti concreti, hanno speso solo belle parole. Senza Bavaglio da tempo ha chiesto uníazione forte che preveda il rispetto di quella graduatoria delle assunzioni (non rispettata) che da la precedenza a chi è disoccupato e precario.
Ti dicono che i pensionati e prepensionati sono fortunati ad aver avuto questo opportunità e che avranno le “porte aperte” per collaborare
–    Non è vero. Ci sono professionalità ed esperienze che vengono cancellate e la possibilità di collaborare è in mano solo a direttori e caporedattori. Oppure vengono sottopagati, tenuti al desk e continuano a far funzionare la macchina redazionale.
Ti dicono di votare per loro, ma tu fai sentire la tua voce.CAMBIA LA DIRIGENZA DELLA FNSI
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