Roma – Il giornalismo del futuro passa per i freelance che all’estero sono trattati con rispetto perché se ne conosce e apprezza la professionalità, cosa che non accade in Italia. Occorre rafforzare questa categoria di giornalisti garantendo maggiori tutele e compensi, per non correre il rischio che con loro se ne vada anche un pezzo di democrazia.

È quanto emerso in occasione dell’incontro “Informazione discount: senza tutele verità a rischio”, che si è tenuto questa mattina a Roma, nella sede della FNSI in Corso Vittorio Emanuele II. Sono intervenute le giornaliste: Barbara Schiavulli e Simona Fossati. L’incontro è stato moderato da Marilisa Verti.

«Chi lavora in zone come l’Iraq deve sostenere spese che non sono alla portata di tutti i giornalisti freelance. – ha affermato Barbara Schiavulli, freelance di guerra – Le spese giornaliere sono elevate, tra albergo, macchina per gli spostamenti e traduttore spendo mediamente 500 euro al giorno. Mentre gli articoli vengono pagati dalle testate italiane dai 100 ai 2.000 euro. Pertanto devo lavorare come una matta, anche con radio e tv. Nel mio ultimo viaggio in Afghanistan, per esempio, ho fatto 70 collegamenti radio, 4 apparizioni video e scritto 41 pezzi in 25 giorni. Competo con Corriere e Repubblica ma i loro inviati devono scrivere un solo pezzo al giorno, mentre io lavoro per cinque».

Schiavulli ha aggiunto: «Non ho bisogno di essere assunta nel momento in cui faccio quello che mi piace, ma vorrei avere più tutele. Non ho mezzi per combattere contro la decurtazione dei prezzi. Se dovessi dare un consiglio a dei ragazzi direi di andare all’estero dove il freelance è pagato di più ed è trattato con rispetto perché se ne conosce e apprezza la professionalità, cosa che non accade in Italia».

Simona Fossati invece, ha presentato l’USGF (Unione Sindacale Giornalisti Freelance) che ha chiesto alla FNSI il riconoscimento come organismo di base, figura prevista dallo statuto del sindacato stesso. «Il nocciolo della questione è che il freelance dovrebbe costare all’editore più del redattore. Così come accade all’estero. – ha detto Fossati – Ora poi il tentativo degli editori è di avvalersi di una forza lavoro esterna, lasciata allo sbaraglio, senza tutele e soggetta a ricatti». L’obiettivo di USGF è quello di trovare vie alternative per risolvere tutti quei problemi che interessano il mondo dei giornalisti freelance, ponendosi nei confronti di FNSI non come alternativa, ma come un organismo complementare e specializzato, ribadendo inoltre il concetto che un mercato dei freelance forte non può essere che virtuoso anche nei confronti delle realtà redazionali. Il giornalismo del futuro passa per i freelance.

Il video della conferenza, che è stata trasmessa in diretta streaming, è disponibile sul sito www.usgf.it.

Contatti

Alessandra Lombardi (Roma) 377 128 91 93

Marilisa Verti (Milano) 348 304 95 22

Sito Web: www.usgf.it

E-mail: freelance@usgf.it

 

 

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