SOCIETA’ PANNUNZIO: Per la libertà d’informazione

ROMA
MERCOLEDI’ 29 APRILE
SPAZIO EUROPA
PALAZZO CAMPANARI
Via IV novembre 149

Presiede: Adele Cambria e un rappresentante di “Reporters sans frontières”
Saluti: Pier Virgilio Dastoli, Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea e di Miguel Mora, Corrispondente de “El Pais”

Relazioni di

Enzo Marzo: Sulla stato della libertà dei media. Proposte per una politica riformatrice
Guido Scorza: La libertà della Rete in Italia
Amelia Beltramini: I media prigionieri: proprietà, pubblicità, “marchette”

Interventi programmati delle personalità e dei rappresentanti delle organizzazioni aderenti
DIBATTITO
Gli aggiornamenti del programma e dell’elenco dei promotori, la Dichiarazione d’intenti e i nominativi dei suoi sottoscrittori sono disponibili sul sito societapannunzio.eu

Per informazioni
Ufficio stampa Andrea Costa
Ph 328.5812312 – ufficio stampa@societapannunzio.eu

Per motivi di capienza della sala, chi intende intervenire a questo incontro del 29 aprile è pregato di registrarsi presso segreteria@societapannunzio.eu oppure info@criticaliberale.it

ADERITE ALLA DICHIARAZIONE D’INTENTI

inviate le vostre adesioni a adesioni@societapannunzio.eu oppure a info@criticaliberale.it indicando:
nome cognome email città professione

Dichiarazione d’intenti
1.    ESSERE CONSAPEVOLI CHE I MEDIA NON SONO LIBERI. Nella nuova era dei media la libertà d’informazione è garantita bene o male da Costituzioni e leggi, ma nella realtà i media sono manipolati, eterodiretti, conformisti. Il giornalisti perdono il loro ruolo di testimoni della realtà e sono trasformati in canali di trasmissione di messaggi altrui. Il lettore, lo spettatore e l’ascoltatore sono ridotti a oggetti inconsapevoli e non sono titolari di alcun diritto. Ora i media si identificano sempre più con le loro proprietà.

2.    NON C’E’ DEMOCRAZIA SENZA INFORMAZIONE INDIPENDENTE. Le democrazie occidentali non sono più tali se manca un requisito minimo di democrazia come un’informazione indipendente. Ora il gioco politico, soprattutto in Italia, è visibilmente truccato dalla manipolazione dell’opinione pubblica. Abbiamo tanto combattuto affinché le elezioni politiche fossero libere, bisogna cominciare a lottare affinché anche le opinioni siano libere, ovvero liberamente formate.

3.    I TRE POTERI DELLA “SFERA PUBBLICA”: PER UN NUOVO SEPARATISMO. Nelle società moderne la complessiva “sfera pubblica” è composta dall’apparato politico e statale, dal potere economico e dal potere mediatico. Questi tre poteri, invece d’essere separati, sono strettamente intrecciati. Bisognerebbe che diventassero consapevolezza di massa i guasti provocati dalla terribile distorsione causata dalla dipendenza delle forze politiche dai finanziamenti leciti e illeciti; i guasti generati dalla informazione eterodiretta da quegli stessi poteri economici e politici; i guasti provocati al mercato dalla burocrazia politica e dalla dipendenza dai finanziamenti pubblici.

4.    CITTADINI, LETTORI, CONSUMATORI. Va fondato pressoché dal nulla il “diritto dei lettori”, i quali ora sono senza difese sia in quanto cittadini (non viene garantita loro né la pluralità né l’indipendenza dell’informazione) sia in quanto consumatori. Eppure come compratori di un bene essi sono “consumatori” (peraltro di una merce ben più delicata di altre, perché condiziona la salute mentale e democratica) e quindi dovrebbero acquisire almeno diritti analoghi a quelli che con fatica hanno gli acquirenti di un qualunque bene di consumo, in fatto di trasparenza, di non commistione di interessi, di non inquinamento della notizia.

5.    L’INFORMAZIONE NELLA RETE. Internet rappresenta il media più grande mai esistito, per le dimensioni del pubblico cui si rivolge, ed è caratterizzato dalla mancanza di una rigida separazione tra utenti e produttori di informazione: chiunque, in pochi click, ne legge e ne produce. L’informazione in Rete corre, dunque, lungo linee orizzontali che incrociano costantemente quelle verticali dei media tradizionali e che, proprio in quanto orizzontali, si sottraggono alle logiche e alle dinamiche di controllo che hanno, sin qui, impedito che stampa, radio e televisione svolgessero in modo libero il loro ruolo fondamentale in ogni Paese democratico: quello di creare attraverso il racconto libero ed indipendente dei fatti e della storia una coscienza civile nei cittadini, trasformandoli da soggetti passivi della democrazia a suoi protagonisti. Difendere la libertà di manifestazione del pensiero in Internet significa difendere questa speranza.

6.    UNA POLITICA RIFORMATRICE. Tra le emergenze democratiche va annoverata una vera riforma, legislativa e non, che costruisca cinque condizioni strutturali sia per garantire la libertà d’informazione sia per fondare i diritti dei lettori-consumatori:
1) sancire la rilevanza di primario interesse pubblico d’una informazione libera e indipendente, quale componente necessaria per l’esistenza di una democrazia politica;
2) prendere consapevolezza che la libertà d’informare può essere garantita esclusivamente da un effettivo pluralismo delle fonti;
3) perseguire una politica che si ponga come fine la massima separazione possibile tra i poteri della “sfera pubblica” e quindi anche tra il potere economico e quello mediatico;
4) riconoscere al “bene informazione” uno status differente da quello di semplice merce, e quindi costruire per le imprese editoriali una forma di governance con una propria esclusiva tipicità che tenda a realizzare progressivamente il principio separatista tra la proprietà del mezzo e la gestione giornalistica, anche attraverso passi intermedi come la sterilizzazione del controllo proprietario sui contenuti informativi;
5)considerare basilare la presenza del lettore-consumatore tra i protagonisti della comunicazione.

TRA LE PERSONALITA’ E I SOGGETTI COLLETTIVI CHE HANNO PROMOSSO L’INIZIATIVA:

1.    ARCIGAY (Aurelio Mancuso)
2.    ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI (Giulia Innocenzi)
3.    ASSOCIAZIONE SYLOS LABINI (Stefano Sylos Labini)
4.    CASA EDITRICE LEO S. OLSCHKI (Costanza Olschhki)
5.    CENTRO CALAMANDREI di TORINO (Piero Bellini)
6.    CENTRO STUDI SUI MEDIA ‘SENZA BAVAGLIO’ (Maria Giovanna Faiella)
7.    CONOSCERE PER DELIBERARE (Marco Contini)
8.    CRITICA LIBERALE MENSILE (Mario Di Carlo)
9.    FEDERAZIONE NAZIONALE DI GIUSTIZIA E LIBERTA’ (Antonio Caputo)
10.    FEDERCONSUMATORI NAZIONALE (Rosario Trefiletti)
11.    FONDAZIONE CRITICA LIBERALE (Beatrice Rangoni Machiavelli)
12.    FONDAZIONE NENNI (Giuseppe Tamburrano)
13.    ISTITUTO ITALIANO PER GLI STUDI FILOSOFICI (Gerardo Marotta)
14.    ISTITUTO PER LE POLITICHE DELL’INNOVAZIONE (Guido Scorza)
15.    ITALIALAICA.IT (Giulio Ercolessi)
16.    MOVIMENTO CONSUMATORI (Lorenzo Miozzi)
17.    SETTORE NAZIONALE NUOVI DIRITTI CGIL (Maria Gigliola Toniollo)
18.    UQBAR, MEDIA ART CULTURE (Paolo Valente)
19.    Carlo Bernardini
20.    Adele Cambria*
21.    Nicola Caracciolo
22.    Tullio De Mauro
23.    Vittorio Emiliani*
24.    Luigi Ferrajoli
25.    Vincenzo Ferrari
26.    Maurizio Fumo
27.    Daniele Garrone
28.    Gustavo Ghidini
29.    Giulio Giorello
30.    Peter Gomez*
31.    Sergio Lariccia
32.    Enzo Marzo*
33.    Federico Orlando*
34.    Valerio Pocar
35.    Giovanni Russo*
36.    Massimo Salvadori
37.    Giovanni Salvi
38.    Gennaro Sasso
39.    Antonio Alberto Semi
40.    Corrado Stajano
41.    Nadia Urbinati
42.    Carlo Augusto Viano
CON L’ASTERISCO SONO GIORNALISTI PROFESSIONISTI

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