CONTRATTO/MOZIONE APPROVATA DALL’ASSEMBLEA DI REPUBBLICA IL 1° APRILE 2009

I giornalisti di Repubblica, pur riconoscendo alla segreteria della Federazione nazionale della Stampa il difficile lavoro svolto nel corso delle trattative con la Fieg per il rinnovo del contratto di lavoro dei giornalisti, chiedono con forza al sindacato di riaprire il confronto, ritenendo inaccettabile, dopo quattro anni e ben 18 giorni di sciopero, l’ipotesi di accordo raggiunta la scorsa settimana.

Non si tratta solo di reclamare particolari aumenti salariali. Le richieste degli editori, peraltro poco collegabili alla situazione di crisi in atto, puntano esclusivamente in molti casi allo smantellamento di alcuni diritti fondamentali, imponendo un quadro normativo evidentemente finalizzato a limitare nella sostanza le libertà dei giornalisti. Per non parlare della prospettiva di un prepensionamento di massa che preoccupa la categoria per come potrebbe essere regolata in base all’accordo.

Alla redazione non sfugge la dimensione della crisi economica che sta attraversando anche il settore dell’editoria e i giornalisti non intendono sottrarsi alle sfide offerte anche dalle nuove tecnologie, ma proprio per questo ritengono indispensabile garantire ai colleghi tutti gli elementi, a partire dagli automatismi come gli scatti di anzianità, che garantiscono la loro indipendenza e autonomia nella professione. Solo così sarà possibile superare un momento così difficile.

Spetta al sindacato fare rispettare questi diritti e non metterli in discussione.

Per questo invitiamo la Federazione a riaprire il tavolo con la Fieg, con senso di responsabilità e realismo anche verso la sua base, impegnando in questo senso in maniera vincolante il Cdr di Repubblica che parteciperà il 3 aprile alla Consulta nazionale dei Cdr.

Resta ferma la opportunità per tutti i giornalisti di esprimersi con il referendum sul contratto.

Approvato dall’assemblea di Repubblica il 1° aprile 2009
con 114 voti favorevoli, 53 contrari, 19 astenuti

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