La Fieg blocca l’indennità di vacanza contrattuale.

Contratto
La Fieg blocca l’indennità di vacanza contrattuale. E la Fnsi non lo comunica.
Aspettando il rinnovo del contratto di lavoro, i giornalisti dipendenti hanno ricevuto in questi quatto anni in busta paga, ogni mese di gennaio, un piccolissimo aumento: l’indennità mensile di vacanza contrattuale, pari al 50% del tasso annuo di inflazione programmata.

Un’indennità variabile a seconda della qualifica (più bassa per i praticanti, più alta per i caporedattori) e che – solo a titolo di esempio – per un redattore ordinario assunto prima del 1995 ha avuto questa progressione: 18,60 euro nel 2005, 38,36 euro nel 2006, 58,12 euro nel 2007 e 77,88 euro nel 2008.

Con la busta paga di gennaio 2009 si attendeva un ulteriore incremento. E la sorpresa è stata rilevante quando di questo aumento non si è vista traccia.

Il Cdr dell’Adige, giornale trentino dove gli stipendi vengono liquidati all’inizio del mese successivo a quello di riferimento, si è accorto del mancato adeguamento e il 7 febbraio scorso ha immediatamente chiesto chiarimenti alla segreteria della Fnsi.

Trascorse tre settimane senza ricevere alcuna risposta, il Cdr ha rimandato il 25 febbraio la richiesta.

Quella che segue è la risposta, questa volta tempestiva, fornita il 26 dal direttore della Fnsi, Giancarlo Tartaglia.

“L’ufficio di presidenza della Federazione degli Editori ha deliberato di non procedere all’adeguamento dell’indennità di vacanza contrattuale a partire da gennaio 2009.

Si tratta, ovviamente, di una decisione unilaterale che non ci trova affatto concordi e che abbiamo fortemente contestato, ponendo anche la questione sul tavolo di questa lunga vertenza contrattuale.

La Giunta esecutiva sta valutando le azioni da Intraprendere nell’ambito di un contenzioso che sembrerebbe in via di risoluzione”.

Al di là del problema specifico, che ancora una  volta dimostra quanto la controparte sia arrogante e quanto le risposte sindacali siano inadeguate, la domanda è: perché la Fnsi non ha avvisato subito tutti i Cdr di questa grave decisione unilaterale?

Non dovrebbe essere suo dovere informare le redazioni che un diritto dei lavoratori introdotto  dal Protocollo del 23 luglio 1993 tra Governo e parti sociali è stato violato da una delle parti che quel protocollo ha voluto?

Giorgia Cardini
Cdr dell’Adige di Trento

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