Prepensionamenti, paga lo Stato.

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No di Senza Bavaglio ai contributi senza controllo per i sindacati regionali

Il Consiglio di amministrazione dell’Inpgi, riunitosi giovedì 29 gennaio, ha preso atto, prima di tutto, dell’avvenuta conversione in legge del decreto del 29 novembre 2008, che ha tra i suoi emendamenti lo stanziamento di 10 milioni di euro annui, a decorrere da quest’anno, posti a carico del bilancio dello Stato per sistemare gli stati di crisi dei giornali, quotidiani, che fino ad oggi sono stati a carico dell’Istituto.

Una grande vittoria, checché qualcuno storca il naso, per tutta la categoria. Il problema era stato sollevato con forza da Senza Bavaglio, e dal suo consigliere generale e vice-fiduciario della Lombardia, Pino Nicotri, cui va un ringraziamento particolare, che si è lungamente battuto affinché fosse lo Stato ad accollarsi i costi degli ammortizzatori sociali.

Ma la lunghissima riunione del Cda dell’Inpgi ha portato a casa altri risultati degni di nota.

CONTRIBUTI ALLE ASSOCIAZIONE DI STAMPA IL NO DI SENZA BAVAGLIO A FINANZIAMENTI SENZA CHIARI CRITERI DI TRASPARENZA

Prima di tutto, sull’annosa e dolente questione dei cosiddetti contributi liberali alle varie Associazioni Regionali ( un milione 770.035, 52 euro) e alla stessa Federazione Nazionale della Stampa (239.419,29 euro). Ad oggi detti contributi vengono attribuiti ogni anno con un metodo sostanzialmente “a pioggia” e senza trovare nessun riscontro oggettivo in seno allo stesso Statuto dell’Inpgi, come ha fatto rilevare all’unanimità il collegio sindacale – Cristiana Cimmino (Senza Bavaglio), Pierluigi Franz (Puntoeacapo), Maurizio Cerino e i tre sindaci ministeriali, Cresti, Romano e Povia – sollecitando una modifica statutaria che dia regole certe a detti contributi.

E’ vero che lo Statuto parla delle convenzioni con le Associazioni Regionali, ma dette convenzioni non prevedono necessariamente contributi liberali da parte dell’Istituto. Il presidente Andrea Camporese ha accolto prontamente le richieste dei sindaci, dicendosi disponibile a convocare la commissione Statuto per l’apposita modifica.

La consigliera Simona Fossati (Senza Bavaglio) ha altresì indicato nei contributi liberali alle Associazioni regionali di stampa, un’anomalia, da sanare. Dopo aver sottolineato di non essere contraria in ordine di principio ai contributi alle Associazioni regionali di stampa, ha chiesto di votare i contributi regione per regione, a seconda di quanto dette Associazioni fanno realmente per i loro iscritti e di quanto queste associazioni fanno, realmente, per l’Istituto, in termini di uffici e di personale apposito.

Non c’è stato nulla da fare. Su questo punto la levata di scudi è stata immediata e unanime.

Nessun voto scorporato su ciascuna regione, ma un solo voto sul pacchetto: prendere o lasciare. Simona Fossati ha annunciato il suo voto contrario, Silvana Mazzocchi (Puntoeacapo) la sua astensione. Per il resto tutti gli altri (Quarto
Potere, Autonomia e Solidarietà) hanno votato a favore di contributi che vengono elargiti senza chiari criteri di trasparenza. Favorevoli ai soldi al sindacato anche i rappresentanti degli editori.

IN CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE DONATI AL POSTO DI BRIGNONE

Da registrare, sempre durante il Cda di giovedì, l’avvenuta sostituzione di Alessandro Brignone con Alberto Donati, in qualità di vicepresidente dell’Istituto, designato dalla Federazione degli editori. Sostituzione avvenuta con regolare nomina e regolare scrutinio segreto. Tredici voti a favore e due schede bianche.

PROTOCOLLO SUL WELFARE ALL’INPGI 2
Buone notizie anche per gli iscritti all’Inpgi2. Il Cda ha approvato una delibera, in applicazione del Protocollo sul Welfare del 22 luglio 2007, che prevede la stabilizzazione dei Co.Co.Co. iscritti alla Gestione Separata. I contratti potranno essere stipulati anche a termine, con una durata non inferiore ai 24 mesi. Le assunzioni dei Co.Co.Co. stabilizzati dovranno essere, in ogni caso, effettuate entro un anno. Questa delibera deve ora passare al vaglio dei ministeri vigilanti.

SONDAGGIO: SIETE SODDISFATTI DEI SERVIZI EROGATI DALL’ISTITUTO DI PREVISENZA?

Il Cda ha inoltre dato il via libera ad un capillare sondaggio tra gli iscritti, sia all’Inpgi1 sia all’Inpgi 2 , per monitorare il grado di soddisfazione per i servizi e le prestazioni rese dall’Istituto. Ben 4 mila iscritti alla Gestione Separata, scelti a campione, avranno in tal modo l’opportunità di esprimere liberamente il loro pensiero.

Senza Bavaglio

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