No ai pensionati e ai non iscritti alla Fnsi. E men che meno ai collaboratori che siano o no iscritti al sindacato. Votano solo quelli che hanno il contratto Fnsi purché iscritti.
Ma se i colleghi diranno il loro no a quella ipotesi di accordo ciò non basterà.
La giunta della Fnsi è infatti orientata a imporre il quorum del 50% + 1 degli aventi diritto al voto per validare la votazione.
Il che è già una chimera: non è mai successo infatti che Alle votazioni abbia partecipato una percentuale così alta di colleghi. Neppure con il voto on line.
Inoltre, nella ipotesi che ciò avvenisse e che gli elettori bocciassero l’accordo, la giunta non è tenuta a dimettersi conseguentemente.
Semmai farà un’analisi politica e se riterrà di aver fatto bene (conoscendoli sarà sicuramente così) non si dimetterà. Di sicuro al tavolo non si torna a trattare.
Questo è il succo della seconda riunione della commissione statuto avvenuta a Roma il 4 novembre scorso.
In quella sede Senza Bavaglio ho provato a proporre qualcosa di diverso e più vicina alla democrazia ma senza alcun risultato. I dirigenti della FNSI che fanno parte di quella commissione non ci sentono.
Ancora una volta la FNSI rinuncia alla democrazia interna e quindi si dirige a gonfie vele verso la catastrofe e il disastro.
I dirigenti del nostro sindacato dovrebbero comprendere che senza democrazia la mobilitazione è difficile e complicata.
La posizione di Senza Bavaglio è chiara e la ribadiamo qui, fuori da qualunque equivoco: noi chiediamo che a votare siano tutti coloro che dal contratto hanno ricadute, che siano o meno iscritti al sindacato, attivi o pensionati, contrattualizzati o liberi professionisti.
E naturalmente diciamo no a ogni tipo di quorum.
Senza Bavaglio
www.senzabavaglio.info
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